Salento terra dalle mille ispirazioni

Architetto Gallo Antonio (Lecce)
Architetto Gallo Antonio (Lecce)

 

Salento

I colori, la vegetazione, i materiali della terra salentina costituiscono la ricchezza del territorio di origine e il patrimonio visivo ed emozionale alla base del lavoro dell’architetto Antonio Gallo. I panorami salentini, fatti di terra rossa, di ulivi secolari, e di muretti a secco, sono il contesto in cui i progetti dell’architetto Antonio Gallo si inseriscono, in continuità di toni e in armonia di forme.

I volumi architettonici sono il risultato di un processo di rivisitazione in chiave contemporanea delle morfo-tipologie edilizie rurali tradizionali del Salento, quali le “pajare”, i “furnieddhi”, e le più note “masserie”.

Nei suoi lavori coniuga l’efficacia nella soluzione degli aspetti burocratici a monte dell’opera, con la creatività nelle proposte progettuali, dedicando costante attenzione alle esigenze del committente per soddisfarle in forme e modalità studiate e talvolta innovative.

La pietra leccese (pietra di Cursi), la pietra di Soleto, il “cannizzo”, il legno d’ulivo vengono così reinterpretati e contestualizzati in chiave odierna, realizzando manufatti edilizi in continuo dialogo con il loro ambiente esterno, per mezzo di ampie vetrate, anch’esse oggetto di approfondimento architettonico.

Facendo tesoro di oltre cento anni di storia di famiglia nelle costruzioni, l’architetto Antonio Gallo ha acquisito piena padronanza delle più rappresentative tecniche costruttive della tradizione salentina, quali il sistema di copertura a volta e la realizzazione di manufatti in pietra a secco, sia in chiave di restauro e risanamento conservativo sia in chiave di nuova realizzazione.
Il risultato finale, sia esso scaturito da una progettazione ex-novo, da un intervento su un manufatto esistente oggetto di recupero, oppure da un lavoro di interior design, è perfettamente in linea con la progettazione contemporanea delle “stone house”, caratteristiche della fascia mediterranea che si estende dalle campagne e dalle coste portoghesi, passando per quelle spagnole, fino a terminare lungo i territori greci, simili per morfologia e vegetazioni al Salento.